Via Trieste është...

..un blog dedicato ai luoghi dell'oralità, tra la memoria che accompagna il presente e il desiderio di riviverli nel futuro. Un viaggio al contrario. Una emigrazione alle origini necessaria per non delocalizzare la propria identità.

lunedì 17 settembre 2007

Thuajme. Genesi di un cortometraggio.




Nel pieno dell’estate 2007, precisamente nelle ultime e calde giornate di Luglio, ero impegnato a sistemare, insieme alla giovane interprete Mariateresa Braile, gli ultimi arrangiamenti del brano Thuajme, scritta e musicata ai tempi dell’università e da molto tempo abbandonata in un cassetto, con la promessa di riprenderla al più presto tra i miei progetti musicali, finalmente faceva il suo approdo ufficiale al festival dei “Piccoli Cantori Arbëreshë” a Plataci. Avevo deciso, sempre in quel periodo, di partecipare ad una interessante iniziativa del Comune di Greci (AV) che riguardava la promozione dei territori attraverso la realizzazione di un cortometraggio. L’iniziativa, dal nome “Cortoidea”, mi aveva molto entusiasmato, ma fino agli ultimissimi giorni vicini ai tempi ultimi di iscrizione al concorso, non avevo avuto alcuna “cortoidea” da proporre. Decisi così, partendo per Civita e canticchiando quel Thuajme, live motive del momento, di intervistare liberamente anziani e bambini i quali avrei sicuramente incontrato in piazzetta e che, da quando sono occupato presso lo sportello linguistico di Civita, saluto ogni mattina. Non intimoriti dalla telecamera, il saluto, come un rito ormai consolidato nel tempo, rimane lo stesso: si vemi? Eh! Vemi turë vatë…! Capii fin da subito, condizionato da quei volti incorniciati dallo schermo a cristalli liquidi, che nella semplicità di una chiacchierata tra un giovane ed un anziano si poteva realmente, nei limiti dei tempi che avevo a disposizione, realizzare un piccolo “documentario”, il quale per sua natura, poteva esclusivamente lasciare libera interpretazione a coloro che in futuro lo avrebbero letto, visto e ascoltato tra quei volti e quei luoghi a me tanto cari. Divertito dalla simpatia dei protagonisti della prima parte del corto e da quella varianza “çiftiote” che fin da bambino mi ha sempre incuriosito, ripartii, dopo le ultime riprese panoramiche di rito, per la mia Frascineto. Arrivato ad Ejanina, ecco che mi si ripresenta la stessa scena: gli anziani in piazza! Mi presento con la telecamera accesa e, con molta naturalità la punto verso il signor Domenico, il quale si offre con tanto di nome e cognome, data di nascita e, dopo una breve pausa, quasi a voler creare una enfasi teatrale aggiunge : “arbëresh puro!!”. Semplicemente fantastico! Continuando ad intervistare altre persone tra Ejanina e Frascineto, bambini che scherzosamente scimmiottano un albanese non tanto corretto, incominciavo ad intravedere un percorso che man mano andava a delinearsi in una idea che fino a quel momento non ero riuscito a realizzare. Passeggiando nella mia Vita Trieste e raggiungendo “Sheshi Marrocit”, il quale più che una gijtonia ha sempre rappresentato una reale palestra di vita, luogo non solo di oralità ma anche di ricordi di una infanzia senza playstation ma con tanto sudore e tanto cuore, intervistai le ultime persone rimaste in quei luoghi atte ed impegnarsi a colmarne un vuoto lasciato da chi non c’è più e ne segna un triste silenzio. Tornai a casa, e rivedendo quelle immagini, divertito e commosso dalla semplicità dei protagonisti e dalla saggezza che traspare dalle loro parole, ero pronto per il montaggio. Mancava a questo punto una colonna sonora a introdurre ed intervallare i soggetti. Visti i tempi ristretti e la magia del momento, non potevo non premiare la mia canzone Thuajme, fresca di registrazione e mixaggio, e pronta per essere inserita tra i file audio del cortometraggio. Nasce così, tralasciando l’ultima notte insonne davanti al pc, Thuajme, un cortometraggio, una canzone, o semplicemente una forma di espressione di un arbëresh tra gli arbëreshë, il quale senza presunzione di alcun tipo volle immortalare una calda giornata di fine Luglio, nella rievocazione di momenti passati, soprannomi, qualche lamentela nei confronti delle istituzioni, risate, ma soprattutto tanta passione e amore per una identità da sempre manifestata con fierezza. Il 12 Agosto “Thuajme” viene premiato con “Menzione Speciale per la promozione della Lingua e della Cultura Arbëreshe” al festival del cortmetraggio di Greci.