Via Trieste është...

..un blog dedicato ai luoghi dell'oralità, tra la memoria che accompagna il presente e il desiderio di riviverli nel futuro. Un viaggio al contrario. Una emigrazione alle origini necessaria per non delocalizzare la propria identità.

venerdì 31 dicembre 2010

Shume Full


Ne ho visti tanti partire in questi anni. Lasciare le loro case e i loro familiari per cercare fortuna fuori, come si diceva un tempo. Le loro facce, al ritorno per le feste, mi sembravano diverse. Tra invecchiamenti precoci, ringiovanimenti, notavo sopratutto l'accrescimento interiore dovuto alle nuove esperienze ed un rispetto maggiore per la propria comunità di origine. Ed io? Eccomi qua, nel paese delle aquile, diventata ormai la mia seconda casa, per lavoro ma sopratutto per amore. E' lontana Via Trieste, ma anche molto vicina. Tra shesh (piazze) e rruga(strade), di certo a dimensione capitale, rivivo la mia arbereshita' linguistica. La fonetica mi riporta a Frascineto, alla mia infanzia. Ma Tirana non e' Frascineto, sopratutto per la percezione sensoriale. Suoni e profumi sono diversi, e di albanese, per come noi arbereshe maturiamo il nostro senso identitario, rimane un arrugginito Skanderberg a cavallo, impegnato a lottare tra ruspe ed enormi perforatrici. I qytetar di Tirana vanno veloci, inseguono la modernità stravolgendo ogni cosa dimenticando la propria storia. Il passato e' miseria. Stravolgono la lingua seminando cascate di italiano, inglese e francese. Anche il povero turco, dominante per cinquecento anni, piega il capo ad un "je shume full". Che dire...Te fala "from" Tirana